RODIATURAUno dei procedimenti più utilizzati nella moderna gioielleria è la rodiatura.E’ considerato un abbellimento estetico ma, come vedremo, in alcuni casi ha anche una funzione tecnica ben specifica.Il Rodio è un metallo prezioso, probabilmente il più costoso in assoluto, la cui quotazione vale circa tre volte il prezzo dell’oro.Le sue caratteristiche fisiche lo rendono utile e particolarmente indicato nel procedimento galvanico.La rodiatura, infatti, consiste nello stendere attraverso un processo elettrolitico un sottile strato di rodio sulla superfice del gioiello per renderlo particolarmente brillante e gradevole esteticamente; l’oro bianco, se fosse lasciato allo stato naturale, avrebbe un colore abbastanza giallognolo ed opaco dovuto alla sua lega.La rodiatura sull’argento invece, oltre ad accrescere l’appeal estetico, contribuisce a risolvere i problemi di ossidazione del metallo.Completamente anallergico il rodio, e quindi la rodiatura, è un valore aggiunto che abbellisce il gioiello.Per ottenere una buona rodiatura è necessaria una preparazione attenta del gioiello che va precedentemente decapato.Quest’ultima operazione si esegue lavando il gioiello con acetone e immergendolo successivamente in una soluzione di acido cloridrico e successivamente in un’altra di idrossido di sodio, concludendo con un lavaggio in acqua distillata.A questo punto il gioiello va asciugato e inserito nella rodiatrice per subire il processo galvanico.Il nostro gioiello in questo caso funge da catodo, mentre l’anodo sarà una lamella di rodio.Le molecole di rodio che si depositano sul gioiello arrivano a coprirlo completamente e a creare uno spessore di qualche micron, che varia in funzione della qualità del lavoro.Il risultato è quello splendido effetto estetico che oro bianco e argento esibiscono ormai abitualmente sui gioielli di buona fattura. Da blog.gioielleriacannoletta.it